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Il potere

Posted in Abbasidi, al-Mutawakkil, al-tanukhi, califfi, letteratura araba classica with tags , , on 7 ottobre 2010 by pensabeneperez

Un altro aneddoto tratto dall’opera del Tanukhi sugli eccessi e le stravaganze degli uomini di potere.

Mi ha raccontato Abū al-Qāsim al-Ğuhanī  a cui è stato riferito da Abū Muḥammad b. Ḥamdūn, che a sua volta lo era venuto a sapere dal padre, che al-Mutawakkil, (Califfo dell’epoca Abbaside, m. 861) in uno dei giorni in cui si dava al bere, volle che tutto quello su cui si posavano i suoi occhi fosse giallo. Gli fu quindi innalzato un padiglione dorato in legno di sandalo, coperto e rivestito di broccato giallo; davanti a lui furono posti dei grossi cedri gialli dustumbo[1] e del vino paglierino in coppe d’oro; tra le schiave furono fatte venire solo quelle bionde e con vestiti ricamati di giallo. Il padiglione era stato eretto sopra una vasca rivestita di piombo in cui scorreva dell’acqua, egli dunque ordinò che nel canale fosse disciolto dello zafferano in quantità sufficiente per tingere di giallo tutta l’acqua che confluiva nella vasca. Il suo festino alcolico perdurò talmente a lungo che si esaurì lo zafferano disponibile, allora utilizzarono il càrtamo[2] ma non stimarono che anch’esso sarebbe terminato prima della fine della sua sbornia in modo da comprarne ancora; così si esaurì e quando non ne rimaneva che poco lo avvisarono temendo che si sarebbe adirato qualora esso fosse finito e non sarebbe stato sufficiente il tempo di comprarne ancora al mercato. Lo informarono ed egli si rabbuiò: “Perché non ne avete acquistato una grande quantità?” Poi aggiunse: “Se adesso si interrompe mi si rovinerà la giornata, prendete orsù i vestiti ricamati di giallo e metteteli a mollo dove scorre l’acqua …” La sua sbronza finì quando finirono anche tutti i vestiti di quel tipo negli armadi.


[1] Varietà di cedri persiani.

[2] Detto anche zafferanone, spezia ricavata dai fiori del càrtamo